La bambina di neve
Questo post inizia con un pregiudizio, un forte pregiudizio:i libri “per ragazzi” non mi piacciono. Intendiamoci, sto parlando di quelle collane di libri che nascono con un target ben preciso (i preadolescenti ed adolescenti), ma sarò lieta di trovare qualcuno di voi che possa farmi cambiare idea.
Mi piace invece, l’idea di scovare dei libri che siano adatti sia ai bambini, sia ai grandi.
Recentemente ho letto “La bambina di neve. Un miracolo infantile” di Nathaniel Hawthorne, l’autore de “La lettera scarlatta”, edito da Topipittori (guardate anche il blog di Topipittori, è molto bello).
“La bambina di neve” è una vera e propria fiaba con una morale grossa ed esplicita. La cosa che più mi ha colpito durante la lettura, non avendo fatto caso al momento all’autore, è stato di interrogarmi fino all’ultimo sul periodo in cui fosse stato scritto questo racconto; le parole usate suggerivano un testo di almeno fine ottocento e ancora di più lo suggeriva l’ambientazione ed il modo di ragionare dei personaggi.
Questa storia è veramente una visione moderna del ruolo genitoriale o comunque di come adulti e bambini guardano il mondo che li circonda.
L’autore è americano ed è vissuto nell’800, ma trovo che la sua interpretazione della diade genitore-bambino sia rivoluzionaria rispetto all’epoca in cui è vissuto; egli aveva due figli ed amava passare tempo con loro. In un certo periodo della sua vita rimase solo in compagnia del figlioletto (visto? Parlo anch’io come nell’800) a causa di un viaggio della moglie e tenne un diario da cui è nato il libro “Venti giorni con Julian” (Adelphi, 2004).
Trama de “La bambina di neve”: Violetta e Papavero sono fratello e sorella, giocano in giardino sulla neve e fanno un bellissimo pupazzo che prende vita. Successivamente vengono descritte le reazioni dei vari personaggi a questo avvenimento; dai bambini alla madre fino ad arrivare al padre.
L’edizione di Topipittori è illustrata da Kiyoko Sakata; ho una grande passione per l’illustrazione ed il fatto che questo sia una illustratrice giapponese mi coinvolge ancora di più, perché amo in modo particolare la fusione tradizione-modernità che caratterizza il mondo nipponico.
Ecco questo è il tipo di libro che ho in mente quando si parla di bambini grandi e ragazzini; è un libro che si legge in poco tempo, ma il cui testo usa parole che possono arricchire in modo significativo il lessico di una personcina di questa età. Parole come: scintillare, scarlatto, cocciutamente, deliziarsi, notevole, risuonare, abbacinato, schiocco, lusingato, porpora, impalpabile … insomma, ma in quale libro “collane per ragazzi” si trova un lessico così ricco? D’accordo, magari sono parole che si usano poco, almeno nel linguaggio parlato, ma che è un gran bene imparare.
Forse non tutti sanno che il lessico di un individuo si divide in lessico passivo e lessico attivo.
Il lessico passivo è l’insieme delle parole di cui una persona conosce il significato, mentre il lessico attivo è l’insieme delle parole che sa usare (il lessico attivo è sempre inferiore al lessico passivo). Il lessico di una persona aumenta e si arricchisce per tutta la vita e questo a me sembra un fatto straordinario. Il fatto di imparare parole nuove, anche se un po’ sorpassate, non significa che queste parole verranno necessariamente usate per parlare, ma, per esempio, potranno rendersi utili nella comprensione di testi complessi.
Riferimenti bibliografici:
· La bambina di neve, un miracolo infantile. Nathaniel Hawthorne/Kiyoko Sakata, Topipittori, 2007. Racconto.
· Venti giorni con Julian. Nathaniel Hawthorne, Adelphi, 2004.
· La lettera scarlatta. Nathaniel Hawthorne. Romanzo.
7 commenti
jessica
Interessante questa papà, e i suoi libri. Grazie della segnalazione!
Mariangela
GRAZIE!!!
Su tuo suggerimento ho letto il post di Topipittori e ho trovato il libro che cercavo da tempo per i miei pupi.
Il post e le recensioni sul libro “Libri” mi hanno incuriosito molto per tanti aspetti.
…Torna in libreria, e per la prima volta in edizione italiana, un classico di un grande grafico e illustratore americano, che ha rivoluzionato l’immagine e lo stile dell’editoria italiana: John Alcorn. Un piccolo libro rivolto ai bambini: un inno d’amore ai libri e alla lettura, alle parole, alla letteratura, all’intelligenza che da diecimila anni esprimono ciò che di meglio l’uomo è e sa fare. Un gioiello di irresistibile bellezza per grafica, immagini, spirito che sfida il dilagante dominio delle tecnologie più avanzate per affermare il fascino senza uguale dei libri…
Buona Domenica
Mariangela
Ella Mo'
A questo punto sei tu che incuriosisci me! Grazie
Farfy Farfuglia
Salve, leggo il tuo blogg da pochissimo, l’ho scoperto ieri! 🙂
Quando ho letto questo post, poco fa, l’ho trovato sia utile in se sia affine a me per la tua prima dichiarazione, ti assicuro, che si estende a mio nome anche ai libri per i piccini. La mia bimba ha quasi 4 anni e siamo arrivati al punto di scrivere noi delle fiabe piuttosto che leggere quello che si trova sul mercato. Lasciando stare i classici, sarebbe troppo lungo parlarne qui, ci sono libercoli scritti da persone incoscenti che andrebbero denunciate letteralmente (gente che classifica la sorellina che porta il pannolino come elemento di disturbo, ribrezzo e condanna o che indica che se commetti una marachella o fai i capricci i genitori ti abbandoneranno nel bosco fra pericoli e suoni tremendi fino alle tue lacrime ed al rientro in seno alla famiglia dopo tremendo pentimento.. ).. mi permetto di mandarti i titoli in privato.. Quindi, si, stai serena che se non li prendono per ignoranti o sciocchi insegnano loro cose turpi anche in tenera età!
Ci vorrebbe un organo super partes che vigilasse sui contenuti dei libri per l’infanzia. 🙁 indignatissima, Farfy.
Ella Mo'
Cara Farfy, intanto benvenuta. Mi fa piacere che il blog ti piaccia e ti sia utile. Credo che il ruolo dei genitori sia fondamentale nella crescita dei figli, quindi anche nella scelta dei libri che giudichiamo più adatti a loro. Apprezzo la tua iniziativa di scrivere tu stessa le fiabe; mi sembra un modo molto bello ed arricchente per passare il tempo con la tua bimba.
Facci avere qualcosa di tuo!!!
Farfy Farfuglia
Grazie del benvenuto, sei gentilissima.. Spero presto di avere il tempo di mettere dalla carta al tecnologico le piccole cose che, principalmente mia sorella, scriviamo per la piccola. Sarebbe un onore fartele avere. Un caro saluto e buona vita!!! 😀
Ella Mo'
Grazie Farfy, attendo con ansia …