L’organizzazione del tempo di studio: strategie e strumenti per bambini con DSA
di Maria Silvia Mazzocchi, logopedista
“Secondo alcune ricerche (De Beni e Moè, 2000) emerge che gli studenti più capaci organizzano l’attività di studio con un programma di lavoro distribuito nel tempo rispettando impegni e scadenze” (Stella e L. Grandi, Come leggere la dislessia e i DSA, GIUNTI Scuola).
Una buona organizzazione è il primo step favorente il successo delle attività scolastiche ed extrascolastiche. È un abilità che per alcuni studenti risulta più naturale e spontanea, mentre per altri, in particolar modo gli studenti con difficoltà di apprendimento, è più difficoltosa. C’è però una buona notizia! Quest’abilità può e deve essere insegnata e allenata, infatti è possibile migliorare le proprie capacità organizzative attraverso un training graduale e qualche piccolo accorgimento.
Quali sono i benefici derivanti da una buona organizzazione?
Sapersi organizzare aiuta a:
- Rispettare le scadenze e arginare l’ansia derivante da queste
- Ritagliarsi i giusti tempi per ogni attività
- Favorire un apprendimento più graduale e duraturo nel tempo
- Personalizzare lo studio
- Avere più tempo libero a disposizione per le attività extrascolastiche
- Garantire l’autonomia
Non male, vero? Vediamo dunque che cosa s’intende per “capacità organizzative” e come possiamo svilupparle.
Con il termine “capacità organizzative” si indica l’abilità dello studente ad organizzare:
- I tempi
- Gli spazi
- Il materiale
In questo articolo inizieremo a trattare il primo punto.
ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI STUDIO
La tabella del mese non è altro che la rappresentazione del mese in corso, sotto forma di tabella. Come utilizzarla? Lo studente deve:
- scrivere i compiti che gli vengono assegnati ogni giorno nella rispettiva casella: dunque se lunedì (giorno di partenza) a scuola sono stati assegnati degli esercizi di matematica per mercoledì e delle pagine da studiare di arte per giovedì, lo studente scriverà in modo riassuntivo “MATE” nella casella del mercoledì e “ARTE” in quella del giovedì. Questa operazione va ripetuta giorno per giorno, quando lo studente apre il diario prima di iniziare a studiare.
- fare i compiti che gli vengono assegnati il giorno stesso. Dunque, in questo caso, lunedì dovrà fare gli esercizi di matematica e studiare storia dell’arte. Conclusi i compiti assegnati lo studente dovrà tracciare una riga per cancellare la materia svolta. Traccerà MATE, ARTE.
- barrare la casella del giorno che è ormai trascorso. Dunque, lunedì sera lo studente barrerà la casella del lunedì. Al posto di una barra potrà decidere di rendere l’attività più divertente attaccando un adesivo, un’etichetta oppure facendo un disegno nella casella del giorno trascorso.
- marcare con colori diversi le scadenze più importanti, ovvero le verifiche e le interrogazioni. Può utilizzare il colore rosso per le verifiche e quello giallo per le interrogazioni. In questo caso dovrà, ad esempio, cerchiare con il colore giallo il giorno di giovedì, in modo tale da ricordarsi dell’interrogazione di storia dell’arte.
Puoi vedere un esempio di come si compila nell’immagine di apertura di questo articolo e anche scaricarla: TABELLA MESE DI OTTOBRE.
Questa tabella risulta utilissima per lo studente poiché lo aiuta ad orientarsi e a non perdere di vista le scadenze a lungo termine, avendo una visione generale del mese, ma anche quelle più vicine della settimana stessa. Inoltre, lo svolgimento sistematico dei compiti gli garantisce una miglior qualità dello studio e della gestione del proprio tempo; infatti, se lo studente è costante, scoprirà di assimilare meglio le informazioni e di avere molto più tempo libero a disposizione. Tressoldi e C. Vio, rinomati studiosi e clinici nell’ambito dei disturbi specifici dell’apprendimento, consigliano:
“E’ opportuno che il materiale di studio sia consultato il giorno stesso della spiegazione, per verificare se quanto raccolto in classe risulti veramente tutto chiaro. Farlo dopo parecchi giorni vuol dire rischiare di non ricordare parte dei contenuti e di trovare incomprensibili le proprie annotazioni. Va ricordato che più passano i giorni, più si dimentica ciò che è stato ascoltato.” (Il trattamento dei disturbi specifici dell’apprendimento scolastico”, Erickson Edizioni)
Per rendere quest’attività più divertente e stimolante si può pianificare un gioco a premi (scarica TABELLA MESE DI OTTOBRE – GIOCO). Ecco come funziona:
- Assegno ad ogni giorno di scuola un punteggio (ad esempio +1)
- Stabilisco con lo studente una scadenza, che può essere di due settimane oppure alla fine del mese.
- Assegno il punto del giorno quando lo studente riesce a terminare i compiti che gli sono stati assegnati il giorno stesso, come stabilito sopra. Nel caso un pomeriggio non riuscisse a terminare tutti i compiti assegnati potrà utilizzare il fine settimana per recuperarli, riguadagnando il punto.
- Raggiunta la scadenza lo studente riceverà il premio pattuito, che potrà essere un oggetto oppure potrà riguardare lo svolgimento di un’attività piacevole (ad esempio: pianificare una gita con la famiglia, andare al parco).
Ovviamente questa modalità organizzativa è stata pensata per agevolare lo studente, è volta a garantire una migliore qualità dello studio e del tempo, dunque non deve essere applicata con eccessiva rigidità. So che molti di voi leggendo queste righe avranno pensato “è impossibile!”. Vi posso garantire, per esperienze personali, che un’impostazione di questo tipo è più che possibile! E’ necessario iniziare per tempo, possibilmente fin dal primo giorno di scuola; la parte più difficile è convincere i ragazzi dell’utilità di questo schema operativo, poi, sperimentandone il successo, diventerà una routine.
E’ necessario sottolineare, però, che per alcuni studenti questa strategia non risulta del tutto efficace, poiché necessitano di un piano organizzativo più dettagliato e con scadenze più brevi, ma di questo parleremo nel prossimo articolo.
Vi invito a scaricare i due allegati delle tabelle del mese e a provarle! Fatemi sapere come vi trovate!
Avete sperimentato altre strategie organizzative utili?
Bibliografia consigliata:
Il trattamento dei disturbi specifici dell’apprendimento scolastico, Erickson
Come leggere la dislessia e i DSA, G. Stella e L. Grandi, GIUNTI Scuola