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Strategie utili alla promozione del linguaggio: strategie non verbali, para-verbali e verbali
Tutti noi mettiamo in atto, in modo più o meno consapevole, degli atteggiamenti atti a promuovere ed incoraggiare il bambino che inizia a parlare. Più il bambino è piccolo, più è facile che questi atteggiamenti siano di tipo non verbale o para-verbale, più cresce più si tende ad utilizzare strategie di tipo verbale.
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Stimolare il linguaggio con i giusti atteggiamenti: mamma e papà potete fare molto!
Come aiutare il vostro bambino ad esprimersi meglio? Perchè si rifiuta di ripetere?Perchè sembra così poco interessato al linguaggio? Come intervenire quando dice male una parola o se non lo capisco?
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Strategie utili al benessere comunicativo: un e-book per i genitori di bimbi che parlano poco o che stanno iniziando a parlare
Ieri abbiamo inaugurato ufficialmente l’apertura del Mese della Logopedia 2015! Già in molti colleghi avete risposto al mio appello e credo proprio che quest’anno andrà addirittura meglio che nel 2014; è probabile che avremo un articolo ogni giorno! Grandissima soddisfazione nel vedere quante logopediste hanno aderito subito alla proposta e con idee così diverse, ma accomunate dalla grande passione che emerge … sono commossa. Se volete unirvi, contattatemi via mail, c’è tempo per tutto marzo. Oggi vi presento il mio secondo pdf acquistabile qui sul blog, dal titolo: Strategie utili al benessere comunicativo in bambini con disturbo di linguaggio L’idea ha preso forma dalle tante e comuni domande che moltissimi genitori…
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Ascoltare più che parlare: ecco perché è sbagliato chiedere di ripetere
Quante volte me lo sento dire dalle mamme: “insomma, non vuole ripetere” oppure “non ripete nemmeno le parole che sa dire bene” o ancora “parla poco, ma si rifiuta perfino di ripetere, mi devo preoccupare?” Ecco partiamo da qui per districare quello che secondo me è un enorme fraintendimento, una convinzione deviata di noi adulti.
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Incoraggiare l’uso del linguaggio nei bambini con difficoltà linguistica: strategie utili. Il contatto oculare.
Molto spesso i genitori che cominciano un percorso riabilitativo mi chiedono perché il loro bambino ha un disturbo di linguaggio; si sentono in colpa e pensano di avere sbagliato qualcosa durante la crescita del figlio.