
di Roberta Perosa, Logopedista
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Da anni mi occupo di balbuzie, ma mi rendo conto che ci sono ancora molti luoghi comuni da sfatare, falsi miti che fanno fatica a scomparire e molto spesso le domande che mi pongono i genitori durante i primi colloqui riportano frequentemente gli stessi dubbi.
Partendo da qui, perché allora non spiegare meglio cos’è la balbuzie e cercare di rispondere a quelle domande che più volte ci vengono poste?
Cercare di fare chiarezza mi sembra il primo passo per entrare in questo mondo, dove c’è ancora tanto da scoprire!
Quest’articolo è quindi indirizzato a tutti i genitori di bambini che balbettano e a tutti coloro che sono interessati ad avere risposte sulla balbuzie, capire cos’è e che cosa si può fare al giorno d’oggi.
Il mio intento è di diffondere ciò che ogni giorno mi insegnano i miei piccoli pazienti, perché “la balbuzie è molto più del semplice fatto di balbettare”.
Partiamo quindi dalla prima domanda:
Cos’è la Balbuzie?
“La balbuzie è un disordine del ritmo della parola, nella quale la persona sa con precisione ciò che vorrebbe dire, ma nello stesso tempo non è in grado di dirlo a causa di arresti, ripetizioni e/o prolungamenti di un suono, che hanno carattere di involontarietà” (O.M.S., 1997).
Ma è anche molto più di questo, è un disturbo del parlare, ma anche del non parlare. Può capitare che il bambino che balbetta rinunci a dire quello che vuole per la paura stessa di balbettare o che metta in atto una serie di comportamenti disfunzionali volti a superare le sue difficoltà. La balbuzie è disturbo della fluenza verbale molto complesso ed è causato da una serie di fattori (fisiologici, psicologici, genetici e da variabili ambientali), proprio per questo si parla di disturbo multidimensionale. Continua a leggere →