Sviluppare i prerequisiti della letto-scrittura: giocare con le parole.

Imparare a leggere e a scrivere è sempre un evento di particolare importanza agli occhi del bambino, perché associato all’idea del diventare grandi. Anche dai genitori è atteso con impazienza, lo considerano la prima prova della riuscita scolastica del figlio.

Nelle Linee Guida per il Diritto allo studio degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento, si sottolinea il ruolo fondamentale della scuola dell’infanzia nella prevenzione, promozione e avvio al successivo percorso scolare. Nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia è importante incrementare, in forma ludica, attività mirate allo sviluppo dei prerequisiti necessari all’acquisizione della letto-scrittura.

Cosa sono quindi i prerequisiti della letto-scrittura?
Il termine prerequisito rimanda ad un apprendimento che predispone ad apprendere qualcosa che verrà in seguito.
Le aree da potenziare sono: il linguaggio e la consapevolezza fonologica, le capacità psicomotorie, percettive, attentive e mnemoniche, la coordinazione oculo-manuale e l’orientamento spaziale.
L’intento è quello di preparare al meglio il bambino affinchè sia facilitato nell’affrontare le richieste della scuola primaria.
Spesso nelle scuole dell’infanzia i laboratori proposti sono prevalentemente orientati allo sviluppo e potenziamento delle abilità visuo-percettive e grafo-motorie, lasciando poco spazio a quelle linguistiche.
Queste occupano un ruolo cruciale nello sviluppo del bambino e costituiscono un vero e proprio trampolino di lancio per gli apprendimenti futuri, basti pensare al fatto che il linguaggio permette al bambino di comprendere la realtà e di manifestare e modulare i suoi bisogni ed emozioni.
Prerequisiti necessari sono quindi: la comprensione dei messaggi verbali sempre più complessi, la fluidità e precisione articolatoria, arricchimento del lessico e della sintassi e consapevolezza fonologica.
La consapevolezza fonologica è un’abilità indispensabile per l’acquisizione del sistema alfabetico, e consiste nel discriminare e manipolare i suoni che compongono le parole favorendo l’associazione quindi di tra suono e segno. Inoltre, permette l’autoascolto, il riconoscimento di eventuali errori e quindi l’autocorrezione.

La scuola dell’infanzia deve quindi proporre attività mirate ad ampliare il lessico, a velocizzare l’accesso al vocabolario, a comprendere messaggi verbali sempre più complessi, a descrivere storielle figurate utilizzando via via un linguaggio più ricco dal punto di vista sia grammaticale e sintattico.

È importante che il bambino padroneggi la lingua orale in tutte le sue diverse e varie componenti prima dell’incontro con la lingua scritta.

A tal proposito, nei mesi estivi, presso il Centro Dedalo, saranno attivi dei Laboratori fonologici e meta-fonologici per preparare il bambino all’apprendimento della lingua scritta e all’ingresso alla scuola primaria con un lavoro mirato che permette a ciascun bambino di esercitarsi nell’analisi del linguaggio utilizzando l’interazione tra pari come modalità di apprendimento.
La nostra proposta è centrata su un percorso di costruzione della lingua scritta in continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria e non vuole assolutamente essere un anticipo dell’obbligo scolastico ma mette in rilievo come il vivere in un ambiente educativo stimolante dia la possibilità di utilizzare il linguaggio, rifletterci sopra e rendere poi semplicemente più naturale l’apprendimento del linguaggio convenzionale scritto.
L’obiettivo è quello di ridurre per quanto possibile, con una modalità di lavoro breve ed intensiva, le differenze tra i bambini prima del loro ingresso a scuola agendo su abilità considerate pre-requisiti degli apprendimenti scolastici, in modo da offrire la possibilità di affrontare con maggiore serenità l’ingresso a scuola.

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Alessandra Voglino
Logopedista
Tecnico della riabilitazione dei DSA
Centro Dedalo Siena