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Difficoltà di Linguaggio nel bambino piccolo: la differenza tra preoccuparsi e attivarsi

La maggior parte delle richieste che ricevo tramite telefono o mail contiene le parole: “Il mio bambino … devo preoccuparmi?”

Questa domanda mi mette effettivamente molto in difficoltà, perché non capisco mai bene cosa intenda un genitore quando dice “devo preoccuparmi?”

La domanda sottesa potrebbe essere di tutto e di più: avrà un ritardo mentale?? Sarà una cosa che non si risolve? E’ solo una difficoltà di linguaggio o qualcosa di diverso? … insomma, non so quali idee affollano la mente di un genitore … è comunque frequente certo che quando mi scrivete siete già preoccupati.

Probabilmente ciò che vorreste veramente chiedere è “devo o non devo attivarmi?” Bene, risponderò a questo allora.

Le alternative che un genitore si trova di fronte sono sostanzialmente 3:

  1. Attendo senza fare nulla e mi crogiuolo nella preoccupazione (e talvolta faccio danni comunicativi nel tentativo di aiutare mio figlio)
  2. Oltre ad osservare cosa succede, mi informo , ma non mi espongo, sopratutto perché tutti mi dicono di non preoccuparmi (ma di fatto IO sono già preoccupato, perciò questo non mi aiuta)
  3. Mi preoccupo perché è mio figlio, ma mi attivo sia informandomi, sia esplicitando i dubbi ad un professionista

Purtroppo le fasi 1 e 2 sono fisiologiche e possono durare troppo tempo se sul nostro cammino troviamo “cattivi consiglieri” che ci fanno dubitare delle nostre intuizioni.

Passerei direttamente al punto 3.

attivarmi, informarmi e consultare un logopedista

Non esiste un troppo presto per attivarsi, né per consultare uno specialista, questo vale per tutti i professionisti della salute. Questo perché in ambito sanitario e nella salute in generale, esiste un concetto ancora troppo poco conosciuto o troppo spesso ignorato che si chiama:

PREVENZIONE DEI DISTURBI.

Anche una telefonata, un incontro di consulenza, la partecipazione ad un evento divulgativo sono passi che possono tranquillizzare ed evitare di mettere in atto comportamenti controproducenti nel tentativo di aiutare il nostro bambino, a favore di strategie utili a stimolarlo.

Dalla mia esperienza ventennale di logopedista posso dire che a cosa che più in assoluto manda in confusione un genitore è l’opinione degli altri.

La mia amica ha detto che …, mia madre dice che esagero … , mio marito non vede il problema, anche il figlio della mia amica non parla, mia moglie è tranquilla ma io non son convinto …, il pediatra dice di non preoccuparsi …

In effetti lo sviluppo del linguaggio è forse uno degli ambiti meno conosciuti dalla maggior parte delle persone, quello che grava di molti pregiudizi e idee sbagliate. Siamo tutti molto più informati, per esempio, di come mangiare in modo corretto che di come dovrebbe parlare un bambino piccolo.

Perciò il mio consiglio è quello di attivarsi per non preoccuparsi inutilmente: può essere molto utile per raccogliere le idee su come aiutare un bambino che sta imparando a parlare e magari mostra qualche difficoltà.

Per avere un quadro generale di quanto e come dovrebbe parlare il tuo bambino, ti suggerisco di leggere questo articolo.

 

***

Logopedia Parma: ci occupiamo di bambini con difficoltà di linguaggio e delle loro famiglie. 3494454277 – logopedia@logopediaparma.com

20 commenti

  • valeria

    buonasera,
    la mia bambina di 4 anni e mezzo parla molto ma a volte non si capisce quallo che vuole dire,
    dobbiamo noi genitori a comprendere quello che ci vuole dire, molte parole le dice cambiando
    la sequenza delle lettere ad es. bianca in banchia , e se la correggiamo si arrabbia molto , non dice
    la esse e salta anche le prime vocali di una parola.
    Puo’ essere un problema neurologico oppure una logopedista puo’ aiutare i bambini con queste
    difficolta’???
    Mi sto attivando per trovare una logopedista ma ci sono lunghe attese e non e’ facile trovarne nel
    comprensorio di Treviglio (Bg).
    Ringrazio della sua risposta (se lo vorra’)

  • Valeria

    Io mi sono sempre chiesta invece se esiste davvero un’età in cui è “normale” (mi passi il termine) che comincino a parlare. La mia bimba a 1 anno diceva già tante paroline, il fratello no e in effetti per fare le sue richieste piange. Tutti dicono che è piagnucolone io credo solo che in un modo o nell’altro debba esprimersi e al momento sa fare quello. Dice poche parole e non capisco neppure se quando le dice le associa davvero all’oggetto in questione oppure no. Esiste un momento in cui è necessario attivarsi? Un anno forse è poco.

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      Ella

      Sì, esistono in clinica dei parametri ben precisi. Poi attivarsi non corrisponde a fare a una riabilitazione, ovviamente. I parametri sono: assenza di lallazione entro l’anno, assenza di parole entro i 16 mesi, meno di 50 parole a 24 mesi. Tutto questo in bambini che capiscono bene il linguaggio e sentono bene. Ovviamente se sembrano non sentire e/o non capire, allora è necessario muoversi subito. Ovviamente questi parametri sono dei riferimenti necessari, ma conoscendo il bambino si aggiungeranno moltissime altre variabili che possono essere prese in considerazione per capire meglio se e cosa è necessario fare.

  • Fernanda

    Salve,ho una bimba di 17 mesi e ancora non parla..dice a volte papà,mamma (raramente)bau e ora ha iniziato a dire gol quando giochiamo con il pallone.
    Ovvivamente tutto quello che gli chiedo di fare lo fa,capisce tutto ciò che gli diciamo e si fa capire quando vuole qualcosa ma di parlare non ne vuole ancora sapere!la mattina la mando anche alla ludoteca per farla stare a contatto con altri bambini come consigliato anche dal mio pediatra di fiducia,ma io è come se avessi paura di star perdendo tempo nel farla vedere da qualcuno..Secondo do lei dovrei preoccuparmi?
    Grazie

  • Assunta

    Buongiorno, la mia bimba ha 22 mesi e nn parla emette sillabe tipo pa pa eiiii aaaaa ma parole vere e proprie nulla ovviamente lei è molta attiva , balla gioca da sola e con gli altri bambini è socievole e solare le piace scarabocchiare e giocare con le costruzioni, capisce qnd le chiediamo le cose e si fa capire da noi.Tutti compresa pediatra mi dice di nn preoccuparmi , alcune volte invece mi assale l’ansia che firse dovrei farla vedere da qlc di competente.

  • Caterina

    Salve, avrei bisogno di un consiglio. Mio figlio ha 2 anni e mezzo ed ha iniziato a parlare molto presto. Adesso da qualche tempo ha iniziato a balbettare. Secondo lei devo richiedere un parere esterno o un colloqui con un logopedista? Noi siamo di Parma

  • Anna Cutrignelli

    Salve, il mio secondogenito ad agosto farà 4 anni e ad oggi pronuncia meno di dieci parole (mamma, papà, nonno, si, no, ciao, pipi, pupù) e poi alcune parole da lui inventate un po onomatopeiche (oppa, iumma, ammi) e un ni che oltre ad indicare se stesso e un po una parola universale. Mi stavo attivando per visita in neuropsichiatria inf ma ora è tutto fermo ovviamente. Quindi mi chiedevo se mi conviene aspettare o chiamare un pv.
    Lui ovviamente capisce tutto e si sa spiegare, molto a gesti, essendosi creato anche gesti ad hoc per farsi capire. Insistiamo ma a lui non sembra né importare né metterci impegno.

    Grazie mille
    Mamma che a volte fa fatica a capire il figlio

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      Ella

      Direi che è inutile insistere, se ha una difficoltà così grande penso stia già facendo tutto quello che può per essere comunicativo, quindi sostenetelo nell’uso dei gesti. Non saprei cosa consigliarle,temo si a tutto fermo anche nel privato. Certo è che avete aspettato davvero tanto, quindi vi suggerisco di parlare subito col vostro pediatra e capire se almeno potete iniziare a prenotare una visita nel pubblico (che l’attesa è lunga).

  • angelo brunelli

    salve ho un bimbo di 18 mesi nato prematuro di 8 mesi.ancora non parla emette solo sillabe tetete tatata…ma la cosa che mi preoccuopa e che e’ distaccato cioe’ non si gira se chiamato se gioca con i suoi giochini si isola.
    pero’ in generale un bimbo allegro e molto tranquillo mai dato nessun problema a livello caratteriale,dorme la notte non e x niente un piagniucolone..dott.ssa devo preoccuparmi?devo prendere qualche parere specialistico oppure ha i suoi tempi?..la pediatra dice di aspettare ancora un pochino..troppo superficiale oppure io troppo ansioso?

  • Michela

    Salve, ho una bimba di 21 mesi compiuti il 19 aprile, non parla ma dice, non sempre, mazie (grazie) quando prende o da qualcosa, diceva sì per chiedere qualcosa come l acqua ora non più, dice mi o mai come se volesse dire mamma, e forse un ni( no) quando protesta. Prima faceva il verso del lupo auuu, degli uccellini cip cip, che ora non fa più. Ho come la sensazione che non capisca tutto ciò che le dico: conosce le parole pane, biscotti, vieni, no, alzati, nonna, nonno, mamma e papà.
    Ha sempre lallato anche il babiling ce l’ha, spesso però è un pallottole con sé stessa.
    Esegue pochissimi comandi…spesso non li vuol fare; almeno questo è quello che mi dicono i miei familiari.
    Ha iniziato un percorso da una psicologa dell’età evolutiva che pensa che il problema sia dovuto solo al linguaggio che non esplode(late talker). Siamo in attesa di una visita dalla neuropsichiatra inf. presso la ASL.
    Mia figlia è una bimba che ama i giochi di movimento, è una bimba sorridente ma molto molto legata a me che sono sua madre(rapporto esclusivissimo) con gli altri è diffidente anche con i nonni e il papà(rapportoche stiamo piano piano recuperando); forse dovuto al fatto che stiamo vivendo un periodo di forte chiusura. La stiamo inserendo al nido per recuperare la socialità con gli estranei, soprattutto con i bimbi. Ovviamente sono preoccupata e ho un turbinio di pensieri che mi passano per la testa…alcuni mi dicono che la logopedia è prematura a questi mesi, cosa mi consigli?
    Grazie e scusa per il messaggio prolisso.

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      Ella

      La logopedia non è mai prematura, dipende dalle necessità del bambino, ma d’altronde ha già iniziato un percorso con una psicologa, non c’è differenza, se non per i contenuti del trattamento. I dubbi dovrebbe rivolgervi proprio a lei che è la vostra figura di riferimentoe avrà senz’altro tutti gli elementi per rispondervi. 🙂

  • Rossella

    Buongiorno, di 20 mesi compiuti il 10 agosto, le uniche parole che pronuncia sono ba che sta per babbo (a volte dice baba), mamma pronunciato non sempre chiaramente. Non ha avuto problemi con la lallazione. Non ha problemi di comprensione, risponde a domande semplici tipo “di chi è la palla” indicando se stessa. Se le si chiede se vuole una cosa fa cenno di sì col capo o no con il dito indice. Comprende quindi il nome di molti oggetti con cui interagisce quotidianamente. Non ha difficoltà a socializzare sia con i bambini che con gli adulti. A settembre inizierà a frequentare il nido. Dovrei rivolgermi ad un logopedista per un consulto. Grazie

  • Deborah

    Salve, sono la zia di una bimba di tre anni che ancora non parla. Non ha mai avuto la fase della lallazione, e si esprime indicando gli oggetti col dito e dicendo “mmm”. La madre minimizza il problema dicendo che ogni bimbo ha i suoi tempi e comunque capisce tutto quello che le viene detto. Io sono preoccupata ma da parte dei genitori sembra esserci il rifiuto di affrontare il problema. Come aiutarli e soprattutto come aiutare la piccola?

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      Ella

      Faccia loro leggere questo blog. Finchè non sono loro a decidere, non si può fare niente. Può anche suggerire una consulenza logopedica online, potrebbe essere un buon mezzo di coinvolgimento? Ecco il link, nel caso: Consulenze

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