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Logopedia con i piccolissimi: i giochi che utilizzo di più durante il trattamento
Chi mi segue da un po’ sa che mi occupo in modo particolare di bambini piccolissimi che non hanno avuto l’esordio del linguaggio o che parlano molto poco o molto male. La maggior parte dei bambini che seguo ha un’età compresa tra i 27-28 mesi e i 3-4 anni. In particolare per i bambini intorno ai 3 anni, una delle cose più difficili è rendere divertente la seduta pur ripetendo più e più volte la stessa attività per acquisire nuove competenze. Trai i materiali che utilizzo, oltre a immagini, figure, tabelle … ci sono giochi classici come gli animali della fattoria e giochi ad effetto sorpresa o a scomparsa. Vi…
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Trattamento logopedico: tempi e modi
E’ difficile immaginare in cosa consista un trattamento logopedico sul linguaggio e, forse, è anche difficile spiegarlo, ma proviamoci.
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Trattamento Logopedico precoce e collaborazione della famiglia
Per chi si occupa di ri/abilitare bambini, spesso la collaborazione delle famiglie è un tasto dolente. In particolare, occupandomi di bambini veramente piccoli, la fatica principale sta nel fatto che le famiglie spesso vedono come normale il fatto che il bambino non parli o parli poco. Sono abbastanza preoccupati per chiedere un percorso sul linguaggio, ma non così tanto da mettersi in gioco in prima persona. Sappiamo che ogni famiglia è a sé, con propri preconcetti e idee, sappiamo anche quanto sia diffusa la delega totale al terapista … quindi gran parte delle nostre energie è spesa nel tentativo di coinvolgere la famiglia in un ruolo più attivo … strategie…
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Mese della Logopedia: l’iniziativa per far conoscere la nostra professione. Grazie a tutti
Si conclude il Mese della Logopedia 2019, un mese in cui qui sul blog vengono ospitati gli articoli di molti colleghi. Lo scopo è di far conoscere tutte le sfumature del nostro lavoro e i diversi ambiti in cui siamo coinvolti. Vorrei ringraziare tutti i colleghi che hanno partecipato, eccoli! Jenny Rio – Coloriamo la frase! – ARTICOLO PIù LETTO Alessandra Pennati – A casa però, non vuole fare gli esercizi: l’importanza di motivare (e motivarsi) al trattamento logopedico – SECOND O ARTICOLO PIù LETTO Federica Avolio – Voce Integra e Intelligenza Vocale: due progetti per la voce Gruppo Paroliamo – Pronti, partenza … Primaria Margherita Malanchi – Come…
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Voce Integra e Intelligenza Vocale: due progetti per la voce
di Federica Avolio, logopedista Mi sono laureata al secondo policlinico di Napoli nel 2004, il primo anno accademico in cui il percorso di studi universitario veniva riconosciuto come laurea di primo livello. C’erano molte aspettative riguardo tale cambiamento, ed anche rispetto al mio lavoro, maturai molte aspettative. Ben presto vennero in buona parte deluse; appena iniziato il percorso di studi mi sono subito appassionata alla riabilitazione della voce e doveva riuscirmi abbastanza bene, per cui la responsabile del mio tirocinio mi affidò diversi casi. Cercavo di comprendere e seguire alla lettera le indicazioni fornitemi dai protocolli universitari e le considerazioni che maturavano in seguito all’osservazione di valutazioni e casi clinici…
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Professione Logopedista: opportunità e difficoltà di questo mestiere
Inaugura oggi il Mese della Logopedia 2019 in cui, come ogni anno, ospiterò articoli e riflessioni di molti colleghi al fine di far conoscere la nostra professione in modo positivo e costruttivo. Apro io l’evento in qualità di ospite, con un articolo che vuole rispondere ai molti studenti o neolaureati che mi scrivono con una domanda (o sue variazioni sul tema), eccola: “La professione di Logopedista ha sbocchi? Consente davvero di lavorare da subito? E’ vero che i logopedisti trovano subito lavoro?” Indovinate un po’ qual è la mia risposta … DIPENDE! Da che dipende?
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Mese della Logopedia 2019 sul blog Mamma Logopedista e un ciclo di incontri gratuiti
Ogni anno il 6 marzo cade la Giornata Europea della Logopedia, un’occasione importantissima per noi logopedisti per far conoscere la nostra professione e promuovere iniziative divulgative. Il nostro ambito lavorativo, infatti, è molto ampio e non sempre è chiaro agli altri in cosa consista, per questo è necessario spiegare agli altri chi siamo ogni volta che se ne presenta un’occasione. E allora, approfitto della Giornata Europea della Logopedia per invitare tutti i colleghi a parlare dei vostri ambiti di lavoro preferiti, oppure esperienze emotive positive o negative, che avete vissuto nel corso della vostra vita professionale.
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Il disturbo del linguaggio non è una patologia. Ecco perché è importante la valutazione logopedica
La cosa più difficile da comprendere dei disturbi del linguaggio così detti specifici, è che non sono delle patologie. Cosa significa? Significa, per esempio, che molti dei bambini che manifestano difficoltà espressive linguistiche, sono bambini che conservano un normale sviluppo in tutte le altre competenze: sono cioè bambini sani, che hanno avuto un normale sviluppo motorio, per esempio hanno camminato intorno all’anno o poco più. Sono bambini che si alimentano normalmente, che si relazionano e che sembrano comprendere bene le parole che vengono rivolte loro. Anche lo sviluppo cognitivo è adeguato, sono bimbi che giocano e che sono interessati al mondo che li circonda. A questo punto accade il malinteso.
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Mese della Logopedia: grazie a tutti i colleghi logopedisti che hanno partecipato. Ecco i vincitori!
Anche quest’anno un’esperienza molto arricchente sia per i contenuti clinici, ma anche e sopratutto per la condivisione delle esperienze che la nostra bella professione ci porta a fare … Voglio ringraziare ad uno ad uno i miei colleghi che hanno deciso di farne parte:
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Disturbi dell’alimentazione in età evolutiva: “ha mangiato tutto?”
di Giulia Girodo, logopedista – FEEDING DISORDERS IN ETÀ EVOLUTIVA “Ha mangiato tutto?” Questa è la classica domanda che una mamma fa all’educatrice quando va a prendere il proprio bambino alla Scuola dell’Infanzia, domanda che talvolta rivolge anche a se stessa, presa dal dubbio che il proprio piccolo non si nutra abbastanza, che sia più piccolo e magro dei suoi coetanei, che non assuma sufficienti proteine o che ne assuma troppe, che mangi troppi dolci e poche vitamine, che assuma poco calcio e che “chissà perché a casa ha rifiutato la crema di cavolfiori con cubetti di zucchine e invece all’asilo le zucchine le ha mangiate tutte”. Bambini che mangiano controvoglia,…