Linguaggio

Domanda del mese: mi consiglia qualche esercizio di logopedia da fare a casa?

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Da un po’ latitante, torna oggi la rubrica Domanda del mese: come sempre riporto le parole di una delle tante mail che ricevo:

“Ho una bambina/o di 2 anni e mezzo e adesso inizia a parlare, il suo problema è che non pronuncia bene le parole, io provo a dividerle per sillaba e lei ripete le sillabe bene , però quando deve dire la parola completa la dice in modo sbagliato …  L,C,R,G per esempio non riesce a dirle.

Lei riuscirebbe a consigliarmi degli esercizi da fare a casa, oppure qualche libro di logopedia, da comprare e così provare gli esercizi a casa … 
La ringrazio molto … “

Ovviamente fa piacere sempre ricevere richieste di aiuto perché è una bellissima dimostrazione di fiducia nei confronti della pratica della logopedia che spesso è invece vissuta come “una moda” o “finezze, tanto prima o poi parlano tutti”. Anche il fatto che la bambina oggetto di “preoccupazione” sia così piccola è per me un aspetto molto bello perché segnala come l’attenzione rispetto allo sviluppo del linguaggio si stia alzando.

Questa domande, tuttavia, nascondono delle convinzioni errate rispetto al linguaggio.

In primo luogo si da’ un po’ per scontato che vi sia una reale difficoltà, invece, proprio perché il bambino è così piccolo, non è possibile parlare ancora di un disturbo: “Ho una bambina/o di 2 anni e mezzo e adesso inizia a parlare, il suo problema è che non pronuncia bene le parole … “, a questa età è normalissimo non pronunciare ancora bene le parole, quindi, a meno che il linguaggio non sia completamente incomprensibile, non c’è da preoccuparsi.

La seconda convinzione è che se il bambino è capace di pronunciare i suoni della lingua, necessariamente debba usare quei suoni sempre bene e in modo corretto; questo è il motore che porta molti genitori a chiedere al bambino di ripetere le parole (intere o a pezzetti) ” …  io provo a dividerle per sillaba e lei ripete le sillabe bene , però quando deve dire la parola completa la dice in modo sbagliato …”:  abbiamo già accennato più volte alle strategie utili a promuovere il linguaggio, ma sicuramente la ripetizione non rientra in queste. È vero che molto spesso chiedendo di ripetere, il bambino dice bene, ma questo non significa che la volta dopo quella stessa parola verrà pronunciata correttamente. Il meccanismo linguistico di una parola su ripetizione non è uguale a quello usato per una parola detta spontaneamente. Per questo il modello dell’adulto è molto importante. È sempre necessario dare al bambino l’idea di un successo comunicativo in questo modo: “bravo, hai detto proprio bene, tavolo!”.

Se il bambino ha detto male quella parola (tavolo), ma abbiamo capito, è bene dirgli che è stato bravo perché il messaggio che ci voleva comunicare è arrivato. Il successo della comunicazione è più importante della singola parola pronunciata bene. Riformulando noi adulti il modello (tavolo), il bambino avrà la possibilità di ascoltare la sequenza corretta di suoni e forse la ripeterà spontaneamente e si saranno evitati la frustrazione e l’insuccesso.

Lei riuscirebbe a consigliarmi degli esercizi da fare a casa, oppure qualche libro di logopedia, da comprare e così provare gli esercizi a casa …

Di nuovo il primo errore è pensare che ci sia qualcosa di patologico che debba essere necessariamente corretto con esercizi mirati: il linguaggio tra i 2 e i 3 anni di età, è quanto di più variegato e diversificato possa esistere; si passa dai bimbi che dicono poche semplici parole a quelli che parlano come piccoli adulti. Se ci sono dubbi che il linguaggio del bambino non si stia sviluppando secondo la norma (dal confronto con i fratelli o con i coetanei), è bene parlarne prima di tutto col proprio pediatra che è la figura di riferimento che meglio conosce i nostri figli  e , in secondo luogo, mantenere un atteggiamento vigile; sconsiglio di mettere in atto dei “comportamenti terapeutici”, il genitore ha il privilegio di poter usare il linguaggio solo per il piacere di comunicare e poco importa se dice male le paroline, ci sarà eventualmente un percorso di valutazione linguistica che ci potrà dire se preoccuparci oppure no.

Questo è il motivo per cui, non solo  non esistono libri indirizzati ai genitori (per i motivi appena specificati), ma non ne esistono nemmeno di logopedia che siano sfruttabili da un genitore perché (al di là di un certo approccio tecnico, diverso da bambino a bambino in base alle difficoltà). Non esistono libri che insegnino come fare nemmeno ai logopedisti stessi, è un percorso che si costruisce col tempo ed insieme al bambino, anzi quel bambino … e quella famiglia …

Con questo la famiglia può e deve collaborare molto attivamente per lo sviluppo del bambino e questo si fa nel quotidiano, prendendo consapevolezza di certi piccoli trucchetti , ascoltando il proprio bimbo, dando un buon modello linguistico e comunicativo tutti i giorni della nostra vita.

16 commenti

  • Medy

    Buongiorno,
    ho bisogno di sapere come fare degli esercizi logopedici in casa, per un bambino di 4 anni e mezzo che non pronuncia bene la C e la G. Da premettere che è un bambino che sarà operato alle adenoidi a Dicembre (spesso causa di problemi logopedici), però sono dell’opinione che prevenire è meglio che curare. Credo che la sua sia una vera e propria difficoltà, perchè quasi non riesce più a distinguerle e sembra che si stia convincendo che il suo modo di parlare errato, sia corretto. Mi può aiutare? Grazie

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      Ella

      Purtroppo non posso aiutarti. In queste situazioni è necessario rivolgersi a un professionista che vi spieghi come curare l’igiene nasale al fine di ridurre il più possibile i problemi causati da adenoidi e contemporaneamente affrontare il problema linguistici. Cari saluti e in bocca al lupo

  • Roberta

    Buongiorno, ho una bambina di 5 anni, e ha problemi di linguaggio. Abbiamo fatto un po’ di logopedia ed è migliorata molto, però non del tutto.
    Purtroppo per problemi economici non possiamo permetterci un logopedista privato e l’asl ci ha detto che non essendo un problema grave loro non ci potevano aiutare.
    Ora io sono un po’ in ansia perchè l’anno prossimo inizierà la prima elementare e non vorrei avesse dei problemi.
    Potreste consigliarmi degli esercizi da farle fare in casa?
    Grazie

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      Ella

      Gentile Roberta, capisco la situazione. Purtroppo come spiegato nell’articolo non è possibile “prescrivere” esercizi specifici senza conoscere la bambina. L’unica alternativa che mi viene in mente è di chiarire la situazione con la asl stessa che comunque deve fornirvi i percorsi adeguati oppure chiedere consiglio al pediatra. Mi spiace non poterla aiutare di più.

  • Martina

    Salve, ho un bimbo di due anni e mezzo che dice solo meta parola. Mi spiego. Dice mediamente solo le prime due lettere della parola in questione o contestualizza cio che vuole dire con dei suoni (mammm mammm = macchina, blem= acqua). Vorrei un consiglio se sia il caso di rivolgersi a un logopedista, a settembre andra alla materna. Premesso che capisce davvero molto bene tutto e legge gia dei numeri, riconosce i colori.. aiuto!

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      Ella

      Buongiorno, per me vale sempre la pena sentire un logopedista, purchè specializzato in piccoli. Infatti potrebbe togliervi qualche dubbio e dirvi con più sicureza se si può attendere lo sviluppo fisiologico o se ritiene di dover intervenire con un percorso.

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      Ella

      Ciao Antonietta, benvenuta. Temo che tu non abbia letto l’articolo dove appunto si specifica che sconsiglio il fai da te. Se avete una logopedista che vi segue, sono certa che le sue indicazioni saranno già sufficienti. 🙂

  • Annangela

    Buongiorno Dottoressa, mio figlio di anni 4 e 3 mesi, purtroppo gli mancano alcune lettere, C V R, che nel suo linguaggio diventano tutte lettere T (es. casa=Tasa).
    Potreste consigliarmi (oltre ad una vista da logopedista) degli esercizi da farle fare in casa?.
    Ringrazio per la disponibilità.

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      Ella

      Purtroppo no, è necessario un approccio tecnico,non è possibile spiegarlo in poche righe. La cosa più utile che potete fare è continuare a dargli un modello corretto ripetndo le cose che lui dice male in modo corretto. In questo modo può ascoltare come si dicono le parole. Non chiedetegli però di ripetere bene che serve a poco. Limitatevi a dare il modello corretto

  • De Alfieri Massimo

    Mio figlio ha 13 anni e nn pronuncia bene la C . In effetti nn pronunciava neanche la t e la s ma quello sono riuscita a farglielo pronunciare bene. Credevo che col tempo ci sarei riuscita anche con la C in quanto x problemi economici nn ho potuto rivolgermi ad un logopedista. È troppo tardi x correggere la lettera? Potete consigliarmi qualche esercizio da fare a casa?

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      Ella

      Non posso consigliarti esercizi perchè dipende dal tipo di errore che fa. Però sono certa che nel servizio pubblico trovi di certo un aiuto. Parlane col pediatra

  • Angela

    Buongiorno dottoressa.. Mio figlio ha 3 anni e 2 settimane. Dice più o meno 150 parole (di cui anche onomatopeiche) e di queste 150 ne pronuncia BENE COMPRENSIBILI più o meno 50. Mi sn accorta che non dice le lettere g c col suono dolce tipo la g di gelato e la c di celeste però le g c col suono duro le sa dire tipo la g di gatto e la c di casa. Inoltre “sc” di scivolo e le s f z r. Ho notato ke si perde principalmente nelle parole trisillabe e le accorcia mangiandosi la parte centrale o iniziale. Ad esempio castello dice chello. Cavallo dice vallo. Coperte dice Pette. Domenico (il suo nome) dice Eeico.

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      Ella

      Ciao Angela, per capire se è necessario intervenire, in questo caso serve proprio un esame del linguaggio fatto dal logopedista che potrà “misurare” se è lontano dalle attese per l’età. In bocca a lupo

  • Simona

    Buona sera, mio figlio ha 2 e 8 mesi. Il bambino parla, ma lo fa male… Lui si chiama Fabio, ma dice auo . io mi chiamo Simona e dice adona , la sorelillina invece di sara dice iaia.. Dice bene mamma papà nonno nonna, acqua pappa. Il resto lo dice in modo incomprensibile… Io devo fare da interprete quando parla con gli altri… Secondo lei devo farlo controllare, oppure ha bisogno dei suoi tempi?

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