Perchè essere logopedista?
di Caterina Puntieri, logopedista
Perchè nel nostro lavoro c’è qualcosa che riempie la vita: si smette pian piano di fare il logopedista e si inizia ad ESSERE logopedista.
Ogni ora passata con un paziente, che sia un momento di successo o di fallimento, ti arricchisce di esperienza professionale e, ma soprattutto di “esperienza umana”. Ogni successo diventa così non un successo professionale, ma una soddisfazione personale da condividere pienamente con il paziente.
Il “piccolo” successo che voglio condividere con voi oggi, è il successo della piccola Claudia (nome di fantasia).
Conosco Claudia quando, in seconda elementare giunge perchè “non sa ancora leggere”. L’indagine neuropsichiatrica mette in evidenza un lieve ritardo mentale che nessuno aveva mai sospettato perchè Claudia, timida e dolce, non aveva mai dato problemi … Era solo la “patatona” della classe. La terapia è iniziata in piccolo gruppo, con altri bambini con difficoltà simili. Tramite le sedute di gruppo abbiamo rinforzato le abilità metafonologiche e, al contempo, abbiamo aiutato Claudia a sviluppare la consapevolezza delle sue competenze così da aumentare la sua autostima.
Dopo i primi due mesi passati nel gruppo, siamo passate a incontri di terapia individuale al fine di individualizzare gli obiettivi terapeutici e velocizzare l’accesso alla letto-scrittura.
Nel giro di qualche mese Claudia ha iniziato a leggere e scrivere correttamente parole plurisillabiche senza difficoltà ortografiche. All’inizio della terza elementare Claudia era in grado di leggere un brano della sua classe in modo sufficientemente adeguato, e avendo conteporaneamente lavorato sull’abilità di comprensione del testo, era in grado di rispondere correttamente a domande inerenti il testo stesso. In questo modo è stato possibile impostare un metodo di studio che le consente di studiare in modo autonomo su testi semplificati.
Ora permangono solo alcuni errori ortografici in scrittura, ma ciò che più ci riempie di soddisfazione è il fatto che Claudia, consapevole delle sue nuove abilità, si è inserita maggiormente nel gruppo classe, sentendosi più accettata, e ha compreso che, con la sua forza di volontà e l’aiuto di chi la circonda, può raggiungere obiettivi importanti per la sua crescita.
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Caterina Puntieri, logopedista
Laureata in logopedia nel 2009. Dal 2010 lavora in un servizio pubblico di Neuropsichiatria Infantile pubblico.
Ha conseguito il titolo magistrale in scienze riabilitative delle professioni sanitarie nel 2012 con una tesi sull’utilizzo dell’ICF come strumento di confronto tra professionisti sanitari, genitori e insegnanti. Organizza corsi di formazione sull’argomento presso la mia sede lavorativa.