La domanda del mese: adenoidi e respirazione orale
Ciao, ho un piccolo problemino con Luca. Ha cinque anni e due anni fa è stato operato di tonsille e adenoidi. È andato tutto bene, ma ha ancora tanto il vizio di tenere la bocca molto aperta quando corre e quando gioca. A farla breve non c’è un esercizio? Grazie
La presenza di adenoidi e tonsille ipertrofiche (cioè molto grosse) durante l’infanzia è un’evenienza molto frequente: tonsille ed adenoidi hanno la funzione di fare da barriera ai microbi inalati durante la respirazione e sono quindi molto importanti per aiutare il sistema immunitario ancora poco sviluppato dei bambini piccoli. Le tendenze attuali sono quelle di evitarne l’asportazione. Tuttavia se l’ostruzione delle vie aeree supera una certa percentuale, si interviene chirurgicamente, ripristinando così lo spazio necessario al passaggio dell’aria.
Nell’immagine vedete due macchie gialle: quella più in basso è la tonsilla che si può vedere anche ad occhio nudo, mentre quella più in alto è l’adenoide (per vederla serve una visita da un otorinolaringoiatra perché rimane nascosta). I bambini che soffrono di ipertrofia adenoidea e tonsillare sono bambini respiratori orali, hanno quindi una respirazione funzionalmente deviante.
Perché è importante respirare dal naso? Il naso svolge importanti funzioni sull’aria che respiriamo: filtrarla e scaldarla. Se il bambino respira con la bocca, l’aria sarà fredda e sporca e questo aumenterà, ovviamente, le possibilità che vada incontro ad una infiammazione. In pratica si innescano dei circoli viziosi dai quali poi è estremamente difficile uscire: più si respira con la bocca, più si produce muco, più ci si infiamma, più si respira con la bocca.
Respirando dalla bocca, inoltre, la mucosa del naso non è più sollecitata dal passaggio dell’aria e quindi tende a diventare molle, dando la sensazione di chiusura anche quando non si ha il raffreddore e che causa il timbro di voce nasale tipico di chi è raffreddato, che in gergo si definisce rinolalia chiusa.
I bambini che si trovano in questa situazione hanno conseguenze anche sulla muscolatura delle labbra che, rimanendo sempre aperte, appaiono ipotoniche (classica postura a bocca aperta) e nei casi più accentuati compare scialorrea (perdita involontaria della saliva dalla bocca). Sono bimbi che di notte dormono con la bocca aperta, spesso russano e lasciano la chiazza di saliva sul cuscino.
Spesso non sanno soffiarsi il naso, riposano male ed il viso assume un aspetto detto “facies adenoidea” di cui potete vedere esempi in queste foto.
Il coinvolgimento così complesso di tante componenti è il motivo per cui, anche dopo l’intervento chirurgico di adenoidectomia, alcuni bambini possono continuare a respirare con la bocca (soprattutto in momenti di distrazione o di attività fisica). In alcuni casi rimuovere le adenoidi è sufficiente per ripristinare una respirazione nasale benché sia sempre consigliabile un percorso di accompagnamento.
In altri casi è necessario affrontare il problema facendo specifici programmi di esercizi di respirazione sotto la guida di un logopedista che imposti una corretta igiene nasale e segua il bambino per alcune settimane anche con esercizi mirati a recuperare il tono della muscolatura della faccia. In questo modo il bambino si abituerà a respirare con il naso in modo graduale.
Con la risoluzione della respirazione orale il massiccio facciale del bambino completerà il suo sviluppo in modo armonioso ed equilibrato, il bambino sarà più bello perché i muscoli del viso diventeranno più tonici e avrà una qualità del sonno migliore.
Che altro dire per convincervi? Se il vostro bambino è in questa situazione non temporeggiate, rivolgetevi ad un logopedista che vi aiuterà con un programma di trattamento ad hoc.
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Consigli bibliografici per approfondire la tematica:
Cura dell’igiene nasale e prevenzione delle otiti nella prima infanzia – Quaderni di Mamma Logopedista. Scarica l’anteprima gratuita.
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Attenzione: le consulenze di Mamma Logopedista sono basate su richieste dirette dei lettori e rispondono in modo generico, con lo scopo di orientare ed indirizzare. Non possono, in nessun caso, sostituire una visita o un iter riabilitativo con un professionista.
6 commenti
Cristiana
proprio utile per il nostro caso questo post! 😉
Ella Mo'
Ciao Cristiana, lo so, è una condizione molto comune. Speriamo sia utile per tanti bimbi.
cristina
A che età è consigliabile consultare un logopedista? Mio figlio ha 23 mesi e credo abbia il problema della respirazione orale: sta sempre a bocca aperta,produce molta saliva e, come aggravante, quando è a casa ha sempre il ciuccio in bocca (è nata da poco la sorellina e non vogliamo traumatizzarlo ancor più insistendo per togliere il ciuccio ora). Inoltre tiene il ciuccio facendo sporgere il labbro inferiore,credo per respirare meglio dalla bocca, e producendo tantissima saliva.
Ella
Il problema della respirazione orale si deve affrontare in qualsiasi età, perciò ti consiglierei di consultare già un logopedista 🙂
Pina
Ciao mio figlio è in attesa x operarlo alle adenoidi e tonsille però non parla bene e a settembre dovrebbe fare la prima elementare potrei iniziare lo stesso una terapia di logopedista?
Eleonora La Monaca
sì