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Il tuo bambino parla poco? piccolo decalogo per stabilizzare le nuove (poche) parole che gli senti dire
Capita molto spesso sentirmi dire dai genitori dei bambini che parlano poco: “A volte gli sento dire una parolina per 3-4 giorni, poi più! Sparita! Sembra regredire … e se gliela chiedo si gira dall’altra parte o s’innervosisce … ma come devo fare?!” Ecco un breve decalogo che nasce dal confronto quotidiano con le famiglie e che racchiude gli atteggiamenti più utili al bambino, ma anche al genitore stesso:
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L’organizzazione del tempo di studio: strategie e strumenti per bambini con DSA
di Maria Silvia Mazzocchi, logopedista “Secondo alcune ricerche (De Beni e Moè, 2000) emerge che gli studenti più capaci organizzano l’attività di studio con un programma di lavoro distribuito nel tempo rispettando impegni e scadenze” (Stella e L. Grandi, Come leggere la dislessia e i DSA, GIUNTI Scuola). Una buona organizzazione è il primo step favorente il successo delle attività scolastiche ed extrascolastiche. È un abilità che per alcuni studenti risulta più naturale e spontanea, mentre per altri, in particolar modo gli studenti con difficoltà di apprendimento, è più difficoltosa. C’è però una buona notizia! Quest’abilità può e deve essere insegnata e allenata, infatti è possibile migliorare le proprie capacità…
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Incoraggiare l’uso del linguaggio nei bambini con difficoltà linguistica: strategie utili. Il contatto oculare.
Molto spesso i genitori che cominciano un percorso riabilitativo mi chiedono perché il loro bambino ha un disturbo di linguaggio; si sentono in colpa e pensano di avere sbagliato qualcosa durante la crescita del figlio.