Area Logopedisti,  Linguaggio

Perché spesso il linguaggio migliora improvvisamente dopo una valutazione logopedica?

Oggi vi parlo di un “piccolo miracolo” ciò che definisco “effetto valutazione”, cioè di tutti quei casi in cui il linguaggio di un bambino piccolo migliora improvvisamente dopo avere fatto un incontro di valutazione sul linguaggio con una seduta di gioco con la sua mamma o il suo papà.

Dopo 20 anni di esperienza posso dire con certezza che non è raro che questo “effetto valutazione” si manifesti. Ma perché succede? Basta davvero così poco per cambiare le cose? E perché un bambino che non parla o parla molto poco e che è stato tanto stimolato dai genitori, dovrebbe improvvisamente cambiare dopo un unico incontro?

perché il linguaggio migliora improvvisamente?

Non ho trovato nella letteratura scientifica la descrizione di questo “effetto” (anzi, se qualche collega mi sta leggendo e ne è invece a conscenza me lo segnali per favore!!), ma vorrei tentare di darti una spiegazione sulla base delle mie competenze.

Quando ho iniziato a studiare il filone dei trattamenti indiretti, ossia degli approcci riabilitativi che agiscono sul genitore e non direttamente sul bambino, ho letto da qualche parte che l’intervento sul linguaggio è un qualsiasi atto che agisce su di esso, non necessariamente clinico e che produce un cambiamento.

Ecco i motivi che penso producano un cambiamento positivo sul parlato del bambino, dopo un semplice incontro di valutazione linguistica:

  • Colloquio con i genitori: dal colloquio iniziale si possono già individuare alcune convinzioni errate del genitore che possono compromettere la fiducia in un cambiamento positivo. Inoltre ricevere la conferma da parte di uno specialista che con un buon percorso il problema si può risolvere del tutto, è molto rassicurante.
  • Consapevolezza/conferma che c’è un problema: spesso i genitori, pur capendo che c’è una difficoltà, non sono certi di avere ragione e si sentono colpevoli nel vedere il proprio bimbo con “qualcosa che non va”. Tuttavia, avere la conferma esterna da uno specialista li incoraggia nell’avere fiducia del proprio istinto e li rafforza nell’attivarsi grazie al supporto del logopedista.
  • Attenzione alle modalità comunicative: durante la fase di valutazione si discute spesso di quali atteggiamenti possono essere più positivi per il bambino, e quali invece abbandonare perché potenzialmente demotivanti.
  • Cambio di approccio verso il parlato del bambino: una volta chiarite le idee, spesso già a partire dal primo giorno mamma e papà sono in grado di mettere in atto molti correttivi per stimolare in modo più idoneo il parlato del bambino.
  • Stimolazione specifica/focalizzata: è sorprendente come a volte in modo del tutto autonomo e spontaneo, il genitore attivi delle stimolazioni specifiche esattamente sulle parole che il bambino è pronto a fare sue.

DEVO ASPETTARMI CHE IL LINGUAGGIO DI MIO FIGLIO CONTINUI A MIGLIORARE?

Dalla mia esperienza un cambiamento di atteggiamento generale verso il linguaggio del bambino, produrrà sicuramente dei cambiamenti positivi comunicativi innnazitutto e anche linguisitici.

Il raggiungimento di un benessere comunicativo spingerà il linguaggio del bambino alla sua massima espressività possibile. Ad un certo punto però, queste capacità espressive raggiungeranno un palteau legato alla sua difficoltà specifica. Perciò credo sia ragionevole aspettarsi un rallentamento dei progressi, soprattutto se il bambino è già molto vicino ai 3 anni o li ha superati.

DATO CHE SEMBRA MIGLIORARE, MEGLIO ASPETTARE “CHE SI SBLOCCHI” E RIMANDARE L’INIZIO DELLA LOGOPEDIA?

Capisco che questo sia il primo pensiero che attraversa la mente di un genitore. Lo farei anch’io al posto tuo! Come detto sopra, quello che di solito mi aspetto, è un iniziale miglioramento del linguaggio, seguito da un plateau, cioè un periodo di stasi.

La logopedista saprà spiegarvi questo effetto e avrà il compito di consegnarvi il risultato scritto della sua valutazione, specificandoti qual è il livello di sviluppo del tuo bambino e se è necessario intervenire subito, oppure se rivedere il tuo bambino dopo alcuni mesi (3-4) se ritiene che possa avere ancora dei margini di miglioramento spontaneo.

Certamente il fatto che il linguaggio del bambino abbia reagito positivamente alla valutazione è un buon segnale, dimostra di essere stimolabile, ma non deve essere l’unico criterio con cui prendere la decisione se iniziare o no un trattamento riabilitativo logopedico.

Perciò ti consiglio di affidarti al tuo logopedista e costruire insieme un progetto di intervento studiato apposta per il tuo bambino.

***

Sei di Parma e cerchi un logopedista specializzato nei disturbi del linguaggio? Il nostro gruppo è a tua disposizione: 3494454277 – logopedia@logopediaparma.com

2 commenti

  • Stefania

    Salve a tutti!
    Sono una collega logopedista di Latina e condivido pienamente la tua osservazione! Mi ritrovo molto in questo effetto e mi capita anche nelle valutazioni degli apprendimenti, ma non solo nei bambini.. anche in adolescenti.. che si sentono un po’ accolti e capito nella loro difficoltà e sentono che finalmente qualcuno si sta prendendo cura di loro! In modo inconsapevole si attivano in loro risorse e motivazioni che prima erano nascoste …
    Buon lavoro da Stefania Belvisi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *