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L’afasia e la gestione del paziente afasico: il ruolo del logopedista
di Emma Lapi, logopedista Proviamo per un momento a immaginare di non essere più in grado di poter parlare liberamente di quello che ci piace, di non poter più chiedere qualcosa, di non comprendere quello che gli altri dicono, di non trovare le parole giuste: sarebbe senz’altro una grande sofferenza, come se ci avessero catapultato in un pianeta sconosciuto dove parlano una lingua diversa dalla nostra. Se ci trovassimo su in pianeta diverso dalla Terra, ad esempio su Saturno, non saremmo di certo in grado di capire quello che gli strani e colorati abitanti del pianeta ci direbbero, ma resteremmo perplessi a guardarli con gli occhi fuori dalle orbite, incapaci…
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Cos’è l’Afasia e come affrontarla
di Antonella Brunetti, logopedista L’afasia viene definita come un disturbo acquisito del linguaggio conseguente ad una lesione cerebrale che ha compromesso aree e strutture specifiche implicate nei processi di elaborazione e formulazione del sistema linguistico (FLI, 2009). La gravità di tale disturbo deriva principalmente dalla sede e dall’entità della lesione che può essere causata da disturbi vascolari, trauma cranico, neoplasie cerebrali, malattie del SNC, malformazioni. Inoltre, il quadro clinico in questione può essere aggravato dalla compresenza di altri disturbi come paralisi parziale o totale, disturbi della sensibilità, disturbi del campo visivo, deficit neuropsicologici.