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Ipercorrettismi, neologismi e segnaposto. Le cose “strane” del linguaggio dei bambini
Come già sai, questo blog nasce per parlare di linguaggio. Non è un blog prettamente clinico, ma piuttosto uno spazio per raccontare come avviene lo sviluppo del linguaggio e cosa sapere per accorgersi quando qualcosa non va.
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Domanda del mese: è troppo presto per preoccuparmi se il mio bambino non parla?
Di solito a questa vostra domanda rispondo quando siamo già in una età in cui è necessario rivolgersi ad un logopedista per una valutazione. Ogni tanto però mi capita di essere contattata da mamme che sono all’estremo opposto, che cominciano molto presto a preoccuparsi se il loro bimbo piccolo ancora non parla.
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Buon Natale Mostri!
Ma che avete capito?! Non dico a voi, miei cari. Non siete affatto dei mostri, anzi vi ringrazio per seguirmi così numerosi, inaspettatamente; da quando in aprile è nato il blog di Mamma Logopedista, mi avete dato tante soddisfazioni.
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Idee per Natale all’insegna del riuso
Questo post non doveva essere così, ma come spesso mi accade negli ultimi tempi, incontro inaspettatamente persone o idee o progetti che mi catturano e non mi mollano più.
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La bambina di neve
Questo post inizia con un pregiudizio, un forte pregiudizio:i libri “per ragazzi” non mi piacciono. Intendiamoci, sto parlando di quelle collane di libri che nascono con un target ben preciso (i preadolescenti ed adolescenti), ma sarò lieta di trovare qualcuno di voi che possa farmi cambiare idea.
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Esplosione lessicale: cos’è e quando deve avvenire
Si definisce esplosione lessicale quel momento dello sviluppo linguistico del bambino in cui il numero di parole che è in grado di produrre aumenta considerevolmente in un breve periodo e supera 100. L’esplosione lessicale è importante perché è il passaggio che permette al bambino di cominciare a produrre le prime combinatorie, cioè l’unione di due o più parole, in pratica le prime frasi. Il bambino passa così dall’uso di parole singole (che spesso sostituiscono una frase intera) alle prime semplici frasi del tipo: “papà tutù” cioè “il papà è andato via con la macchina”.
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Comunicare senza parole
.Questo video mi sembra spieghi molto bene come sia possibile instaurare una conversazione positiva con un bambino molto piccolo, nonostante non dica parole o ne dica poche.
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Leggere ai bambini con disturbo di linguaggio: i libri con le onomatopee
Cari tutti, eccoci di nuovo a parlare degli effetti positivi del leggere un libro insieme ai nostri piccoli. Vi ho già raccontato qui di perché e come leggere ai bambini molti piccoli. Ma se il bambino avesse anche un disturbo di linguaggio? Quale tipo di libro scegliere? Quali caratteristiche dovrebbe avere?
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La valutazione del linguaggio nel bambino piccolo: cosa fa la logopedista?
Vi ho già raccontato qui che valutazione del linguaggio nel bambino piccolo può essere molto precoce e cominciare già nel periodo della lallazione (o babbling), quindi dai 6-7 mesi d’età. Solitamente è più comune che una valutazione linguistica sia rivolta a bambini già intorno ai 2 anni che mostrano le caratteristiche di Parlatore Tardivo.
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Il tuo bambino non parla?
Esiste una categoria clinica di bambini che parlano poco chiamata Parlatori Tardivi (PT) o Late Talkers (LT). Le caratteristiche del linguaggio sono: meno di 50 parole all’età di 24 mesi, oppure più di 50 parole, ma in assenza di combinatoria, cioè l’uso di due parole consecutive come abbozzo delle prime frasi.