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Come la Logopedia può aiutare l’ortodonzia
di Margherita Malanchi, logopedista Come può il lavoro del logopedista aiutare quello dell’ortodonzista? Intanto andiamo a capire meglio il ruolo del logopedista: in questo caso è il professionista esperto delle funzioni orali, ovvero respirazione, deglutizione, masticazione e articolazione dei suoni. Il logopedista svolge un’attività riabilitativa ai fini di ripristinare una condizione di equilibrio intervenendo quindi su: Respirazione Alimentazione Linguaggio Queste funzioni sono connesse tra di loro perché svolte dagli stessi organi e si influenzano e si condizionano a vicenda. Pensiamo a quando abbiamo il raffreddore, parliamo con il naso chiuso, respiriamo male e spesso abbiamo anche meno fame! Le funzioni orali se sviluppate adeguatamente mantengono schemi orali corretti e…
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Voce Integra e Intelligenza Vocale: due progetti per la voce
di Federica Avolio, logopedista Mi sono laureata al secondo policlinico di Napoli nel 2004, il primo anno accademico in cui il percorso di studi universitario veniva riconosciuto come laurea di primo livello. C’erano molte aspettative riguardo tale cambiamento, ed anche rispetto al mio lavoro, maturai molte aspettative. Ben presto vennero in buona parte deluse; appena iniziato il percorso di studi mi sono subito appassionata alla riabilitazione della voce e doveva riuscirmi abbastanza bene, per cui la responsabile del mio tirocinio mi affidò diversi casi. Cercavo di comprendere e seguire alla lettera le indicazioni fornitemi dai protocolli universitari e le considerazioni che maturavano in seguito all’osservazione di valutazioni e casi clinici…
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Disturbi dell’alimentazione in età evolutiva: “ha mangiato tutto?”
di Giulia Girodo, logopedista – FEEDING DISORDERS IN ETÀ EVOLUTIVA “Ha mangiato tutto?” Questa è la classica domanda che una mamma fa all’educatrice quando va a prendere il proprio bambino alla Scuola dell’Infanzia, domanda che talvolta rivolge anche a se stessa, presa dal dubbio che il proprio piccolo non si nutra abbastanza, che sia più piccolo e magro dei suoi coetanei, che non assuma sufficienti proteine o che ne assuma troppe, che mangi troppi dolci e poche vitamine, che assuma poco calcio e che “chissà perché a casa ha rifiutato la crema di cavolfiori con cubetti di zucchine e invece all’asilo le zucchine le ha mangiate tutte”. Bambini che mangiano controvoglia,…
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Leggende metropolitane sul lavaggio nasale
di Elisabetta Sartori, logopedista Da alcuni anni mi occupo della riabilitazione della respirazione nasale e per farlo utilizzo il lavaggio nasale, in particolare quello praticato con la tecnica del Neti Lota (nell’immagine sopra puoi vedere la piccola brocca che si utilizza allo scopo). La mia esperienza personale quotidiana con questo meraviglioso strumento mi ha permesso di conoscerlo a fondo e di capire quali sono gli accorgimenti per proporlo nel modo migliore e più efficace. Nel tempo mi sono resa conto che ci sono delle idee preconcette negative sul lavaggio nasale e ho cercato di raccoglierle in questo articolo per sfatarle. Provoca dolore mentre lo si fa: FALSO Postura corretta del capo,…
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17 febbraio 2018: Giornata Mondiale SMOF con l’iniziativa “Studi aperti” in tutta Italia
Il 17 febbraio sarà la Giornata Mondiale della Motricità Orofacciale il cui tema sarà, per quest’anno” la parola. Per questa occasione SMOF Italia, ha avviato una iniziativa a scopo di prevenire condizioni di squilibrio orofacciale che, a lungo termine, incidono anche molto pesantemente sullo sviluppo della persona, sia in termini di funzioni (respirazione, masticazione deglutizione) che posturali e di salute (danni temporomandibolari e altro). L’attività di prevenzione e formazione portata avanti da Smof Italia è importantissima, ma ancora poco conosciuta, o almeno non tanto quanto meriterebbe. L’iniziativa quest’anno prevede “Studi aperti” su tutto il territorio Italiano in cui si forniranno consulenze gratuite sui possibili percorsi che la persona può…
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Mese della Logopedia 2018: partecipa anche tu con un tuo articolo!
Il 6 marzo 2018 sarà la Giornata Europea della Logopedia: che è stata creata nel 2004 dal Comitè Permanent de Liaison des Orthophonistes-Logopèdes de l’Union Européenne (C.P.L.O.L.) Per questo 2018 il tema è la CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa ), uno speciale modo di comunicare che nasce per compensare la disabilità verbale utilizzando sistemi di simboli e immagini. Approfittiamo di questa importante data per diffondere conoscenza e informazione intorno alla figura del Logopedista! Come consuetudine qui sul blog Mamma Logopedista, per tutto il mese di marzo 2018 ospiterò gli articoli di voi colleghi logopedisti o studenti che vi state formando, di genitori o chiunque voglia riportare una propria esperienza legata al mondo della logopedia…
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Laboratori teorico – pratici per l’uso della voce in ambito professionale
Molti anni fa mi sono laureata in logopedia con una tesi sulla voce. Forse non tutti sanno che è proprio il logopedista il professionista sanitario che si occupa dei disturbi della voce e della riabilitazione vocale. In alcune occasioni ho già pubblicato articoli su come usare correttamente la voce sia per gli adulti che per i bambini, torno però a puntare l’attenzione sul ruolo che più mi piace del logopedista, ossia la prevenzione dei disturbi. Proprio per questo, la settimana scorsa abbiamo proposto un incontro gratuito per insegnanti o chi, per lavoro, deve usare molto la voce; l’idea è piaciuta e la partecipazione è stata buona, ma volevo realizzare qualcosa…
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Deglutizione scorretta: logopedista e terapia miofunzionale
di Nunzia Di Rosa, Logopedista che cos’è la deglutizione scorretta Si parla di deglutizione scorretta, quando la lingua, al momento dell’atto deglutitorio, spinge contro i denti o fra i denti, in posizione anteriore e/o laterale, invece di schiacciarsi contro il palato. In pratica consiste nel persistere del modello di deglutizione infantile, suzione, oltre il periodo ritenuto fisiologico.
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6 marzo 2017: Giornata Europea della Logopedia – La disfagia
Per tutta la settimana, dal 6 al 10 marzo 2017, è attivo un numero di telefono per domande e dubbi sulla disfagia. Per tutti gli approfondimenti puoi collegarti a questi link della Federazione Logopedisti Italiani.
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Ciuccio-Biberon-Dito. Quando smettere?
di Manuela Farano, logopedista. La questione “ciuccio”, “biberon”, “dito” è il pensiero di molte mamme. Ognuna di voi si chiederà quale sia il tempo giusto per eliminare queste abitudini che, protratte nel tempo, possono portare ad alterazioni nello sviluppo dell’armonia facciale del bambino. Questo perché la lingua, esercita, con la sua spinta, una grande forza, se questa forza non viene direzionate nelle posizioni giuste, potrebbero generarsi degli squilibri. Quando il bambino ha in bocca il ciuccio, la tettarella del biberon, o il dito, la lingua assume, obbligatoriamente, una posizione scorretta, in basso, piuttosto che in alto contro lo spot palatino (la parte rugosa del palato immediatamente dietro gli incisivi superiori).